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SECONDA CASA

L’acquisto della prima casa è legato ad una tassazione ridotta, invece per quanto riguarda le seconde case non ci sono gli stessi vantaggi.

Le tasse sull’acquisto della seconda casa riguardano l’acquisto vero e proprio, ma ci sono anche delle tasse e delle imposte che invece sono legate alla gestione dell’immobile e ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione.

La tassazione prevista, tra l’altro, è diversa a seconda che l’immobile venga acquistato da un privato oppure da un’impresa.

Quando il venditore è un privato, le tasse si compongono di 3 parti:

  • L’imposta catastale di 50€;
  • L’imposta ipotecaria di 50€;
  • L’imposta di registro pari al 9% del valore catastale dell’immobile.

Il valore catastale della casa si può rilevare sulla base della rendita catastale che si trova nella visura catastale dell’immobile, moltiplicato per 120.

Quando invece a vendere è un’impresa edile o un costruttore, le tasse per l’acquisto di un immobile come seconda casa si compongono in questo modo:

  • Imposta catastale di 200€;
  • Imposta ipotecaria di 200€;
  • Imposta di registro pari al 10% del valore catastale dell’immobile (oppure pari al 22% nel caso di immobili di lusso).

Le tasse di acquisto della seconda casa che abbiamo visto finora, si applicano quando si tratta di un immobile diverso dall’abitazione principale utilizzata per uso abitativo. Gli immobili tassati come seconda casa sono anche quelli signorili, caratterizzati da finiture pregiate, e le abitazioni in villa, che dispongono anche di ampi spazi verdi, come ad esempio parchi o giardini. Rientrano in questa casistica anche gli immobili da investimento, come le case vacanza.

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